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Via Romea - Res Cottidianae
Arduino d'Ivrea Mille anni dopo



Una cinquantina di persone hanno gremito la sala conferenze del Castello di Moncrivello mercoledì 1° maggio in occasione della presentazione della figura di Arduino d’Ivrea e del suo tempo, tenuta da Valter Fascio, scrittore e studioso di storia locale, e firma nota della rivista internazionale di storia "NovaHistorica”.

L’appuntamento rientrava nel ciclo di interessanti conferenze itineranti “Res Cottidianae”organizzato dall’Associazione Via Romea Canavesana, che avviato in febbraio si articolerà su vari argomenti che verranno trattati in diverse località adagiate lungo la via Romea, fino a dicembre. La conferenza su Arduino d’Ivrea è stata ospitata nel Castello di Moncrivello grazie al gentile interessamento della proprietaria, sig.ra Elda Viletto, da sempre attenta organizzatrice di eventi culturali di prestigio e dell’Associazione Duchessa Jolanda. Tra gli spettatori è spiccata anche la presenza del Conte Carlo Emanuele Valperga di Masino.

Arduino d’Ivrea, enigmatico personaggio che ha movimentato le cronache storiche dell’XI secolo, è ancora oggi fonte di rievocazioni storiche locali, ma soprattutto di appassionate ricerche storiche. Valter Fascio ne è un insigne rappresentante, ed ha illustrato con dovizia pregi e difetti di questa figura di cui è ancora ben viva la memoria nelle Valli del Canavese. Fascio ha ripercorso tutto l’arco di vita di Arduino, orgoglioso feudatario di origine franca che mal sopportando il dominio imperiale degli Ottoni appoggiati dalla Chiesa di Roma volle farsi Re D’Italia, conducendo contro il clero una lunga serie di lotte, fino ad essere scomunicato.

La vita avventurosa di Arduino terminò nell’abbazia della Fruttuaria, dove si era ritirato dopo la sconfitta definitiva subìta dall’imperatore Enrico II e la rinuncia ad ogni pretesa sul Regno d’Italia.

Nel suo percorso Fascio ha affrontato anche le supposte apparizioni di Santa Maria Maddalena e della Madonna ad Arduino, fenomeni che avvolsero il personaggio di un alone di santità, tanto da rendere la sua tomba oggetto di intensi pellegrinaggi sino al XVI secolo. Finché il vescovo Ferrero, ricordando la scomunica, ma forse anche per motivi più venali, fece rimuovere le regali spoglie per farle riseppellire di nascosto in un orto dell’abbazia. Dopo ulteriori vicissitudini ed un passaggio nel Castello di Agliè le spoglie di Arduino riposano ora – definitivamente - nel castello di Masino.

Dall’esposizione di Fascio è emerso anche un altro interessante aspetto che riguarda la vicenda di Arduino: la nascita dell’Ordine degli Umiliati, congregazione pauperistica formata dai secondi militi di Arduino, che conobbe una significativa espansione nei secoli successivi e fu spesso in odore di eresia, tanto che nel XVI secolo uno dei suoi membri tentò di uccidere l’Arcivescovo di Milano.

Il pomeriggio culturale si è quindi concluso con una pièce scenica tenuta dal gruppo teatrale "Lo Zodiaco" di Caluso che ha presentato "Le memorie di Arduino” e la leggenda “La terribile Regina Vipera”, legata al castello di Moncrivello.
 




Lilia Mattea

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