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Mazzè - L'impronta del Ghiaccio
Mostra Geologica dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea



Ogni fine settimana tra il 6 aprile e il 12 maggio, ospitata presso la Sala consiliare del Comune di Mazzè, ha aperto le porte la mostra allestita dall’Ecomuseo di Chiaverano “ L’Impronta del ghiacciaio. Anfiteatro Morenico di Ivrea, un unicum geologico”. La mostra ha carattere itinerante ed è già stata allestita in passato in varie località dell’ A.M.I., riscuotendo sempre un buon successo di pubblico. In questo periodo è stata collocata a Mazzè, in accordo con il dott. Canavese dell’Ecomuseo, su iniziativa della locale Pro Loco e dalle associazioni culturali F. Mondino e Mattiaca, che hanno curato la parte prettamente culturale ed esplicativa dell’iniziativa.

Approfittando dell’occasione e del fatto che quanto proposto completava il percorso della mostra, le due associazioni F. Mondino e Mattiaca hanno allestito nello stesso locale, una panoramica sugli antichi lavaggi auriferi (aurifodine) salasso romani di Casale di Mazzè. L’iniziativa ha permesso di collocare le miniere di Casale nel contesto geologico generale e di chiarire quale sia stata la genesi dei fenomeni che hanno creato il placer aurifero. Un settore illustrava inoltre quali erano stati, anche a livello organizzativo, i modi di ricerca dell’oro usati dagli antichi, inserendoli in un contesto storico appropriato.

Le due mostre sono state visitate da circa 200 persone e, fuori orario, anche da varie scolaresche distribuendo, al prezzo di 5 Euro, una settantina dei libretti illustrativi predisposti dall’Ecomuseo. Particolarmente apprezzata è stata la presenza in due diverse occasioni del dott. Franco Gianotti, curatore della mostra per la parte geologica, che ha illustrato ad un pubblico attento le glaciazioni e quali conseguenze abbiano questi fenomeni sulla nostra vita.

Episodio curioso a parte è la stata la richiesta del Comitato che gestisce le “Settimane della Scienza” di Torino, rivolta prima all’Ecomuseo, e poi di riflesso agli organizzatori di Mazzè, di prorogare l’apertura della mostra, in quanto la manifestazione era stata inserita nel loro programma. Peccato però che, dopo aver posposto la chiusura- di 15 giorni, i primi visitatori giunti da Torino la mattina di domenica 12, hanno rivelato che il testo del programma era stato distribuito solo due giorni prima.




Livio Barengo

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