Eugenio Brunetta d'Usseaux: un Conte Olimpico
Promossa da: via Romea Canavesana in collaborazione con: Blanzate e Unitrè di Bianzè
Data : venerdì, 6 maggio 2016 alle ore 21:00 nel comune di: Bianzè come arrivare
Rassegna: Res Cottidianae et Clarae Personae
Programma:
E’ fuor di dubbio che il conte Eugenio Brunetta d’Usseaux, vissuto tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, sia un personaggio con grandi meriti. Epigono di una famiglia di mercanti di tessuti di origine francese, furono elevati alla nobiltà nel XVIII secolo, dopodiché, postisi al servizio di casa Savoia, raggiunsero notevole prestigio nell’armata reale. Da parte sua il conte Eugenio Brunetta D’Usseaux fu testimone e compartecipe dei grandi avvenimenti che sconvolsero il mondo nei decenni precedenti la Grande Guerra.
Sposato con una nobildonna russa proprietaria di enormi tenute nell’ attuale Ucraina, alla morte delle moglie avvenuta a Torino in giovane età, si trasferì a Parigi dove partecipò alla vita mondana della capitale francese ed ai fasti della Belle Epoque. Proprietario del castello di Mazzè, dal suo esilio dorato ne curò il restauro, trasformando l’antico castello medievale dei Valperga nel maniero neogotico visibile oggi, abitandolo d’estate assieme ai figli.
Per merito della comune passione sportiva, nella capitale francese il Brunetta ebbe la ventura di stringere amicizia con il barone de Coubertin in procinto di organizzare la prima edizione delle olimpiadi moderne, diventando suo collaboratore nell’ambizioso progetto. Incaricato dal Coubertin di sollecitare la creazione di un movimento olimpico in Italia, il conte Brunetta si prodigò alla creazione del primo embrione dell’attuale CONI in mezzo a difficoltà di ogni genere, riuscendo a far assegnare a Roma le olimpiadi del 1908. Purtroppo però i tempi non erano ancora maturi e anche per l’opposizione del papa, che non gradiva veder persone correre in mutande per la città eterna, la capitale d’Italia le rifiutò e le olimpiadi furono assegnate a Londra.
Colpito il de Coubertin da una grave malattia il Brunetta fu eletto segretario generale del CIO mantenendo tale carica sino alla morte. Al momento il Brunetta è l’unico italiano ad aver coperto tale prestigioso incarico, e tale ruolo fu ampiamente ricordato in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino dell’anno 2006.
Avvenuta la rivoluzione di Ottobre in Russia con la scomparsa del regime zarista e la nascita dell’ Unione Sovietica, le proprietà ereditate dalla maglie in Ucraina furono confiscate ed il Brunetta di trovò improvvisamente in difficoltà finanziarie, poi aggravate da investimenti sbagliati nella nascente industria automobilistica. Mori a Parigi a casa delle figlia, ma il corpo che doveva tornare a Pinerolo, luogo di origine della famiglia non vi giunse mai, il che creò una sorta di mistero sulle reali modalità della morte del conte Brunetta.
Relatore: Livio Barengo
Scrittore, storico ed appassionato archeologo.
Ha pubblicato nel 1998 "Giorgio dei Conti di Valperga, Signore di Mazzè. Un europeo del XV secolo", "Ypa, Morrigan Salassa" nel 2002, "La stirpe di Ypa, ovvero la nascita del Canavese" ed "Eugenio Brunetta d’Usseaux. Il fondatore del movimento olimpico in Italia", quest’ultimo in collaborazione con Danilo Alberto e Mario Fogliatti nel 2006.
Del 2010 è invece "Racconti fantastici, storie popolari del Canavese e di altre terre", illustrato dalla pittrice Anna Actis Caporale. Nel 2012 "Le stelle negli occhi. Ricordi di emigranti canavesani nel primo Novecento".
È tra i fondatori delle associazioni “F. Mondino” e Mattiaca ed è presidente di quest’ultima, mentre dal 2009 al 2013 è stato presidente di Via Romea Canavesana, che ha contribuito a creare, venendo eletto poi presidente emerito.
La serata sarà organizzata presso presso il Palazzo Comunale di Bianzè Via Isnardi, 17 alle ore 21:00
Ingresso Libero