Evidenze delle glaciazioni lungo la via Romea Canavesana.
Promossa da: via Romea Canavesana in collaborazione con: Ass.ne Nocturna
Data : venerdì, 12 ottobre 2018 alle ore 21:00 nel comune di: Romano Canavese come arrivare
Rassegna: Per Agrum
Programma:
Evidenze delle glaciazioni lungo la via Romea Canavesana.
Col ripercorrere gli antichi itinerari dei pellegrini diretti a Roma, si ha la fortuna di attraversare uno dei più interessanti complessi geologici del mondo. Generato dalle espansioni del Ghiacciaio della Dora Baltea proveniente dalla Valle d’Aosta durante le glaciazioni (nove negli ultimi 900.000 anni) del Periodo Quaternario (ultimi 2,5 milioni di anni), l’Anfiteatro Morenico di Ivrea è stato considerato da illustri geologi del passato come il più considerevole apparato morenico delle Alpi per l’esemplarità e l’imponenza delle sue forme ed in particolare della Serra d’Ivrea, che è la maggiore delle sue morene.
I due itinerari principali (via di Sigerico e via Romea Canavesana) contornano la vasta piana interna dell’anfiteatro mantenendosi più o meno elevate al di sopra di essa (la prima alle falde della Serra, la seconda sul versante morenico opposto, tra Perosa e Mazzé), mentre alcune varianti della via Romea (come quelle per Romano e per Vische) percorrono lunghi tratti della piana stessa.
I temi proposti equivalgono ad un viaggio attraverso l’itinerario principale della via Romea e alcune delle sue varianti, mettendone in evidenza gli aspetti geologici con l’interpretare le forme del paesaggio, sia quelle visibili in panorama che quelle più prossime. Saranno illustrati i materiali (rocce del substrato, depositi marini, glaciali, lacustri e fluviali) che costituiscono il sottosuolo. Il tutto verrà inquadrato nel contesto della storia geologica dell’area, tenendo conto che la piana interna ha meno di 25.000 anni, l’anfiteatro morenico arriva a quasi un milione di anni, mentre le rocce su cui poggia hanno una storia molto più lunga (anche centinaia di milioni di anni). Un mistero non ancora del tutto risolto è quello del grande lago di Ivrea (è veramente esistito?), che avrebbe occupato la piana interna in fase postglaciale. In quest’ambito si tratterà dell’origine dei laghi di Viverone e di Candia in base a studi condotti di recente. Si evidenzieranno infine le relazioni tra geologia, storia e attività umane (come l’agricoltura, gli antichi villaggi abbandonati, le cave, le miniere d’oro, la rete dei canali di irrigazione) nei tratti toccati dagli itinerari.
Relatore: Franco Gianotti
Franco Gianotti è un Canavesano di Settimo Rottaro, nato ad Ivrea il 28/10/1965, ma da più di vent’anni vive a Nus in Valle d’Aosta, dove è sposato con Vanna e ha due figli (Ilario e Irene).
Si è laureato in Scienze Geologiche all’Università degli Studi di Torino con una tesi sulla geologia delle aurifodine della Bessa. Ha poi svolto attività di libero professionista in Valle d’Aosta, dove soprattutto è stato rilevatore dei Fogli Courmayeur, Aosta e Châtillon della nuova Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000 e poi direttore di rilevamento dei Fogli Cervino, Monte Rosa e Verres. Ha inoltre lavorato come consulente per la Regione VdA nel campo degli studi geologici di base per la programmazione territoriale (piani regolatori, valutazioni di impatto ambientale).
Dopo un dottorato di ricerca presso l’Università di Torino sulla stratigrafia dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea (a.a. 2003-2006), dal novembre 2008 è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra di Torino. Sua principale attività è il rilevamento geologico delle formazioni continentali quaternarie, con particolare interesse verso stratigrafia e sedimentologia dei depositi glaciali del Pleistocene in contesto alpino e, in secondo luogo, verso le Deformazioni Gravitative Profonde di Versante. Inoltre è docente di Geologia con Laboratorio, Escursione Multidisciplinare in campo (CdL di Scienze Naturali), Fotointerpretazione Geologica, Geologia del Quaternario (CdL di Scienze Geologiche) e Rilevamento delle formazioni superficiali (CdL di Scienze Geologiche Applicate).
Ore 21:00 presso Chiesa di Santa Marta di Romano Canavese
Ingresso Libero