Storia in soffitta

Santo Stefano da Cuneo
Un martire piemontese nel cuore dell'Islam

Lascia un commento approfondimento di: Giuseppe Avataneo



Nei precedenti articoli sui Santi e Beati piemontesi, poco o punto conosciuti, ci siamo concentrati sul vercellese. Oggi, per cambiare, vorrei lasciare questa terra e spostarmi a Cuneo per trattare un’altra figura di Santo che può, a pieno titolo, entrare a far parte dei << relegati in soffitta>>, in quanto il suo culto, come risulta dalle documentazioni, << è ristretto alla sola città di Cuneo>> e, probabilmente sconosciuto anche << a molti abitanti di quella località>>, anche se un quadro che lo raffigura << è esposto nel locale Santuario della Madonna degli Angeli>>.

 

Poco si sa di questo Santo piemontese. Il suo nome era Stefano Tornelli e nacque a Cuneo verso il 1340, entrò giovane nel locale convento di San Francesco, sostando per studi nella Provincia francescana di Genova.

 

Nel 1370 si recò, per una missione, nella vicaria della Corsica e vi trascorse otto anni. Successivamente destinato alla Custodia di Terrasanta si recò a Gerusalemme nel 1379 entrando, con i confratelli Deodato da Ruticinio, Pietro da Narbona  ed il croato Nicola Tavelic, a far parte dei dodici frati della comunità del Monte Sinai, roccaforte cristiana nel cuore dell’islam.

 

Qui predicò, assieme ai confratelli, il Vangelo e le Tesi del Cristianesimo, scontrandosi e confutando alcune delle ideologie musulmane.

 

L’11 novembre 1391 i quattro frati , alla guida del Tavelic, si recarono dal Cadì (1) di Gerusalemme, affrontandolo pubblicamente, invitandolo ad abbandonare la fede islamica ed aderire al cristianesimo.

Ma quegli rifiutò categoricamente, obbligandoli a ritirare ciò che avevano detto. Essi rifiutarono e vennero tradotti in carcere, ove furono torturati per tre giorni.

Non sortendo effetto le torture, il 14 novembre 1391 furono riportati in piazza e nuovamente interpellati se intendessero abiurare ciò che avevano detto contro l’Islam.

 

Avendo essi nuovamente, categoricamente, rifiutato vennero brutalmente martirizzati, fatti a pezzi e bruciati, affinché le loro spoglie non potessero essere venerate. (Il resoconto completo del  martirio venne inserito, due mesi dopo la loro morte, in una relazione del padre superiore Geraldo Carveti, che aveva assistito all’esecuzione.)

 

L’Ordine Francescano, nel XV sec., ne approvò il culto nella data della morte. Papa Leone XIII, nel 1889, confermò il culto del solo Nicola Tavelic; mentre, nel 1966, il Beato Papa Paolo VI lo estese anche agli altri tre martiri francescani, fissando la data al 17 novembre.

 

Lo stesso Papa, il 21 giugno 1970, a Roma, li proclamò Santi, spostando la data al 14 novembre ed inserendoli nel Martirologio Romano, come i << primi santi martiri della Custodia di Terra Santa>>.

 

 

NOTE:

1)      Cadì (o Quadì): Magistrato musulmano di nomina politica cui si demandava l’amministrazione della giustizia. Oggi identifica un giudice paragonabile a quelli dei paesi occidentali.

(https://item.wikipedia.org>wiki>Quadi)

 

BIBLIOGRAFIA:

-          Santo Stefano da Cuneo e Compagni…

https://it.aleteia.org/dayly-prayer/mercoledì_14_novembre

 

-          Santi Nicola Tavelic, Stefano da Cuneo, Deodato Aribert da Ruticinio e Pietro da Narbona

https://www.santodelgiorno.it/santi_nicola_tavelic_Stefano_da_cuneo_deodato_aribert_da...

 

-          Santo Stefano da Cuneo (1340c – 1391)

www.diocesicuneo.it/biblioteca/.../02%20Santo%20Stefano%20Cuneopdf

 

-          Stefano da Cuneo – Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_da_Cuneo

 

 




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